Viaggi in Europa di Carmelina Rotundo: Spagna - Barcellona
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Spagna

Barcellona-Gaudi

SPAGNA terra caliente.
Ecco alcune impressioni, stese in punta di penna, da chi ci ha vissuto per qualche giorno cogliendovi quelle voci, quei profumi, quei suoni e quelle tinte che rappresentano la dimensione umana di un popolo.

Carmelina Rotundo


Tutte le impressioni che scriverò mancano di quel calore-colore proprio dell’idioma spagnolo; una non perfetta qualità di linguaggio di questa lingua mi impedisce di offrirne a pieno tutte le sfumature che verranno quindi tradotte nella mia.
Le emozioni di questo viaggio si sono supersommate in un caleidoscopio di voci, visioni e odori che hanno lasciato pochissimo tempo alle riflessioni; un tempo della mia vita, in cui i limiti tra fantasia e realtà si sono più volte cancellati per coincidere.

 

El abanico ( Il ventaglio )
La notte che fa perdere alle cose i contorni distinti e le luci nella Rambla che nuovamente ne mostrano le sagome: sedie l’una accanto all’altra a formare più file ordinate, mentre sull’asfalto ad onde grigie che si ripetono fino al mare un passeggiare continuo di gente; tutto il mondo vi passa.

Un sorso d’acqua a la fuente de Canaletas una muyer espanola, questa mattina ci ha narrato l’antica leggenda della fortuna bendata che toglie la sua benda per guardare chi chi si accosta alla fonte.

La nostra passeggiata en las Ramblas: chioschi di giornali aperti " La Vanguardia" la noticias como son, cartoline, maps, giornali, gli uomini che le vendono hanno la pelle abbronzata, giacchetta blù, capelli e baffoscuro.

Avanti le Pajarerias, la notte son chiuse, ma se ti accosti a quella gran varietà di Canarios, Periquitos, Loros Tortolas Palomas, Galinas, Pavos reales li vedi saltare, li senti ripetere il loro verso.

Anche i chioschi dei fiori son chiusi, vetrine dove las flores si nascondono quasi: suono intanto di orologio che richiama le ore, si disperde, riprende fra la gente che passa: una notte di fata può essere anche questa en las Ramblas e nella noche d’ Agosto un sorriso sincero che ruba la limpieza al cielo e il profumo al mare quello di Harouit: i suoi occhi scuri indecifrabili, grandi di un uomo maturo, i riccioli, molti, neri e il suo parlare pochito espanol, francese perfetto e inglese.

La plaza Real, le luci, giocano contorni. las larolas de Gaudi, palme diritte, bar tutto intorno e qui la sua prima cerveza Estrella dorata e la mia prima horchata; Isabella e Ceasid cerveza anche loro.
Cervantes, Don Quote, le ruote dei grandi molini a vento i canti spagnoli, la corrida de Toros, guitarras y castanuelas emozioni che ora nel primo giorno di Spagna si sommano, gli occhi ubriachi, l’udito, tutti i sensi partecipi di questa realtà alla quale io e Isabella eravamo appena approdate questa mattina.

Una mattina d’Agosto, quando scese dalla nave con le valigie in mano, avevamo lasciato lentamente il porto alla ricerca dell’Hotel: poi, una volta sistemate, la calma per aver trovato una camera bella, pulita: il portiere Sergio è il primo incontro con la simpatia e cortesia spagnola, muy bien.

La prima passeggiata di giorno a las Ramblas, immagini suoni, profumi, tanti, troppo difficile registrarli tutti.
La cosa più originale, l’animazione nelle Pajarerias ora aperte, non finiresti mai di osservare le forme, i colori, i suoni: gli animali in genere devono essere molto amati dagli spagnoli e in quelle pajarerias tutti gli alimenti, la comida, come la chiamano qui para peces, para tortugas de agua e una gamma completa di tutta una " clase de medicamentos", persino una carta del Garantia viene consegnata a chi compra in animale dalla quale risulta: Sexo y color.

Accanto, las Ramblas de las Flores:grandi vasi con fiori, rose rosso violento incartate in argento, garofani belli di tutti i colori, margherite, cestini bianchi piccolissimi di vimini, pieni di boccioli colorati, piantine grasse: una muyer espanola si offre per farci una foto ricordo e al termine della Ramblas la statua di Colombo, lo scopritore, ardita, alta proiettata verso il mare; ore così non hanno bisogno di fantasia per esser dipinte meglio.

Tra fantasia e realtà

c’è un ventaglio

che di quando in quando

si chiude: è quella l’ora

in cui i sogni diventano veri.


Las palomas partiron.
Las palomas, las palomas così frequenti elementi del paesaggio di Barcellona stavano per lasciare il posto ad un aspetto ugualmente tipico, ma molto diverso della vita apagno.

la. L’arena, piena di gente, insieme di punti a formare spicchi di colore che si ripetono sulle gremite scalinate de la Monumental Plaza de Toros.

La banda interpreta un arioso pasodoble; l’animazione intorno è grande mentre el panuelo bianco annuncia el principio de la fiesta: suonano clarini, rullano tamburi: suoni, colori de banderillas, toro, cavalli, picadores, torero.

Movenze di un ballo, signorilità di gesti, bellezza di abiti; ma il toro è ferito, perde sangue, il rosso violento sul suo corpo nero, la capa roja, las palomas non estan aquì, partiron.


Personaggi en las Ramblas.
En las Ramblas, la strada del mondo, ogni volta una scoperta, dalle prime ore del mattino sparsi qua e là lustrascarpe seduti con dignità, in attesa del cliente o già, all’opera con maestria, muovendo la spazzola come suonando un violino? Puedo tomar una foto? Puedo darte un baso? Es Francesa? No, soy italiana.

Isabella può preparare la macchina e mentre mi chino, il singolare ombre espanol mi imprime sulla mano destra un bacio, con timbro, si fa per dire, indelebile, al lucido nero per scarpe, Quiescos de diarios, revistas y libro grandi pajarerias animate, profumi dei fiori, i bar e quasi al termine de las Ramblas il quiosco verde dell’informazione, regno di Juan; l’amicizia fatta realtà: è difficile non notare i suoi modi gentili, la sua mente e il suo cuore aperti all’ incontro con la gente del mondo,

" Quando potete ripassate di qui" ci dice risalutandoci con un simpatico Holà ! ed un gesto cordiale della voce.

Gelato di vaniglia, cioccolato tra due falde di biscotto e il nostro vagabondare per il porto dive c’è un ombre in cappello bianco di paglia e una muyer. muy volitiva che ci invita a fare una foto ricordo. Io e Isabella esitiamo, poi ci decidiamo in men che non si dica.

"Olè" indossiamo abiti tipicamente spagnoli, due splendidi vestiti a cinque gale.scialle, sombrero e tanti fiori tra i capelli e nelle mani " Sembrate proprio due muyer espanole, io Andalusa" si complimenta la donna; intorno un capannello do gente che applaude al ritmo cadenzato degli Olè!

Siamo veramente imbarazzate, ma gli spagnoli sono gente muy agradable e questo è un modo cortese per salutare noi,ospiti della loro terra.

Un viaggio nel tempo sulla Carabela Santa Maria, una delle tre famosissime.

Colon dall’alto la guarda: la sua statua domina il porto.
Alla sera en las Ramblas, il mercatino, bancarelle multicolori, musicisti, prestigiatori, mimi.altri stanno dipingendo con gessetti splendidi volti; la festa di luci: passano zingare, dicono di saper leggere la mano, di poter indovinare la suerte, el Gran teatro del Liceu, il Bal de la Opera: Sui tavolini della terrazza Brasil un chico espanol offre i suoi fogli con scritta poesia.

Pensamientos flotantes, sensaciones agradables, se captan en los vajes de verano.

Que nos duren todo el ano.

! Buon Verano ! Buona Estate! escribe el poeta. La voglia di vivere,l a gioia di voler scoprire, dipinge i tratti del suo corpo trasmettendoci il desiderio della scoperta.


Il ballo dei giganti
Barcelona, la grande città moderna, il movimento, i bar, i ristoranti. Ora ecco en la placa Nova lascia i rumori, le luci per perdersi lontano, molto lontano nel tempo.

L’allegria del ballo de gigantes ci contagia, alti personaggi vestiti sontuosamente son mossi da chicos y chicas che a turno si nascondono sotto i loro abiti, la muyer gigante balla proprio bene e mentre volteggia mostra il suo mazzolino di fiori, la segue il suo cavaliere prode guerriero con la spada al fianco; oggi en plaza Nova è bandita la tristezza.

Una Cap-grosas si avvicina per darci simpaticamente la mano e poi va dietro a loro per le strade che portano ovunque nel tempo la grande facciata della Cattedrale, le grondaie dalla cui bocca a doccia cade l’acqua dopo la pioggia, la via del Vescovo, il ponte sospeso che ricorda quello di Venezia, uno sguardo appena al chiostro molto fresco, sorgenti di acqua verde e le 12 oche bianche consacrate a Santa Eulalia.

Che strano, è proprio una buca per lettere veramente singolare, su di essa sono scolpite rondini, una bilancia e una tartaruga, negozi di antiquariato, l’antica fabbrica tessile. la Plaza del Rey, il Tinello famoso per la festa tenuta in onore di Colombo e via per la stretta Calle Paradis,la via delle stelle si sa è sempre difficile, ma è così bello questo giorno dedicato all’allegria. E ora, scusate, anche a me è venuta voglia di ballare.

Un architetto geniale.
Barcelona: una emozione, tre emozioni, dieci, cento emozioni, stava per incantarci di nuovo per un hombre espanol che con la sua genialità aveva realizzato sogni architettonici: Antonio Gaudì. La sua divisione dello spazio che supera i limiti del definito per aprirsi nuovamente verso altri orizzonti univa forza e delicatezza.

Sembrano i castelli fatti al mare e dipinto con i sogni più belli, di quando eravamo bambini, sta pensando ad alta voce Isabella mentre passiamo per i cancelli stupendi del parc Guell.

La tavola continua la scalinata, la rana gigante, il grande arco, la selva di colonne e in alto le grandi panchine a curve profonde che si rincorrono per un interminabile cerchio da mille e una notte.

Colori, vetri, bottiglie e pezzi di ceramica creano contorni di fiori,giochi geometrici.anticipazioni ardite della pittura astratta e surrealistica. Antonio Gaudì e mi ritornano chiaramente alla mente le sue meraviglie, la Cascada de la Ciudadela, las tarolas de la Plaza Real, la Sagrada Famiglia e penso: a Barcelona ho conosciuto il grande ombre GAUDI’.

Tanto più non conosciamo le cose quanto più quando le scopriamo e ci piacciono, ne veniamo col piti e così accade en Barcelona, quando i miei occhi videro i messaggi lasciati da Gaudì

. La sua fantasia sempre diversa conteneva la mia ed io come bambina mi lasciavo cullare da essa perché nei sogni miei non ricordavo di aver ideato castelli più belli di quelli fatti dal genio Gaudì


ESPANATER

La sidreria
" Prohibido cantar en esto local" questo il cartello posto in un ambiente in verità molto singolare, una sidreria come la chiama Julio, raggiunta dopo aver attraversato strade, straduzze, stradine di un quartiere de Barcelona, anch’esso al pari del locale molto singolare.

Ci impadroniamo letteralmente di un tavolino rosso tipico di un bar e, mentre ci sediamo, Julio ordina una bottiglia di Sidra de Asturias, bevanda di manzana.

L’uomo che la serve sta alzando la botella lontano quanto può col braccio dal bicchiere e dall’alto a cascata vi va versando la sidra, Io e Isabella stiamo guardando: bionda con bollicine bianche in superficie la bevanda, ma Julio e Juan ci invitano a berla subito, altrimenti se ne perderà l’aroma.

Il gusto è piacevole e Julio ci spiega che il"vaso" è grande perché si usa bere in molti nello stesso bicchiere e poi, alla fine gettare il fondo del liquido in un recipiente di legno largo, posto, ce lo sta indicand, accanto al banco; questo para limpiar el vaso mentre parla rimette indietro una ciocca dei suoi capelli neri,ondulati sino alla nuca.

Per accompagnare la bevanda de manzana ci consigliano "cheso" Roquefort e chorizo cotto sempre en la sidra.

E il conto? Julio propone di farlo portare a chi perde al gioco de los chinos Siamo 4 ed ognuno deve avere al massimo 3 duros (tre monete metalliche da 5 pesetas) che può nascon – dere in una mano, secondo possibilità che variano quidi da 0 a 3; difficile è indovinare il numero di monete nascoste in tutte e quattro le nostre mani chiuse a pugno e protese sul tavolo. Isabella e Julio i perdenti … Juan ed io vinciamo.

Ma, in verità, siamo tutti e quattro molto felici di continuare a parlare un pochito espanol un pochito italiano.

Tre, dieci, sete, nueve ... mentre una ciocca di capelli ondulati di Julio sta cadendo sulla sua fronte. Espana, profumo de limones, de naraja, de romero suenos de torero e flamenco.

Manana, manana, nemmeno la ruota del tempo cancellerà questi ricordi carichi di stelle.

 

PARA TIBIDABO
Toccava la sua magica lampada ALADINO e il genio, chiamandolo padrone, esaudiva ogni suo desiderio, quella lampada è strana; Sapete perché? Talvolta si diverte a trasformarsi magari in castanuelas, ma se la saprete riconoscere ore .ore hermose, muy hermose pasaran.

Il temporale d’estate arriva di sorpresa quando meno te lo aspetti e oggi la nostra uscita è accompagnata da un cielo appena coperto che nel giro di pochi minuti sta diventando sempre più scuro metro tranvia azul funicolor para Tibidabo.

L’acqua fitta fitta sta cadendo già sui vetri del tranvia azul che va salendo o meglio arrampicandosi per vie costeggiate da grandi collegi e da case circondate da ampi giardini: La pioggia, fitta fitta ci bagna mentre di corsa lasciamo el tranvia azul per salire sulla funicolare; un attimo di esitazione. mi giro a guardare quella meravigliosa stella marina che spicca sulla fiancata del Tranvia azul: è tanto bella ...per un momento dimentico la pioggia, mi ritorna in mente il solo, il mare, la sabbia. una notte en Barcelona.

Isabella mi sta tirando per un braccio .dai... che ci stiamo bagnando tutte!

Riprendo a correre e siamo già sulla funicolare; ai lati dei finestrini verde e ancora più verde sotto questo temporale d’estate e in alto dalla grande terrazza ai tuoi piedi si estende Barcelona, le sue arterie più recondite stanno pulsando ...una visita alla chiesa maestosa e all’uscita il sole che ha già can cellato le nuvole e che ci permette di godere con calma del parco di attra-zioni all’intorno.

Un correre di gente, voci di bimbi c’ è di tutto da El Avion al Ferrocarril aereo da las Montanas Russas

Al Castillo Encantado: ristoranti, bar, vengono fatte strane foto comiche, con un fotomontaggio si può essere accanto a E.T. o vestiti da torero o sulla più strabiliante delle attrazioni. Favoloso el Museo de Automatas che raccoglie una collezione strabiliante de Maquinas Automaticas y Automatas. Intanto il magico suono delle nacchere si va affievolendo si allontana seguendo orizzonti diversi e noi che lo stiamo perdendo vi auguriamo di ritrovarlo voi stessi; ma attenti a saperlo riconoscere
perchè come vi ho detto si diverte a trasformarsi ogni volta.