Carmelina Rotundo - Viaggi in Europa e Poesie: Poesie
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Gelati



Questa raccolta di poesie dedicata ai bimbi e ai fiori attraversa un periodo lunghissimo della mia vita contrassegnata costantemente dalla speranza e dalla fiducia.
Con questo spirito vorrei pubblicare le poesie accompagnandole con i disegni degli amici più cari

Grazie

Carmelina Rotundo

IL TEMPO DEI GELATI
NON E' ANCORA PASSATO


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Al mondo “ bambino” nascosto
dentro di noi.


Quando la felicità costava poco
Quanto rumore intorno
fuochi d'odio, tempeste di pianto.
Incontrai i suoi occhi e
intorno
si fece silenzio.
Aveva sei anni gli occhi scuri.
La sua piccola mano cercò la mia.
Tremava ed aveva paura;
paura del buio, delle sirene
del male, di un temporale a primavera
Gli piacevano le rondini, le corse,
il sole.
Ci sedemmo con un gelato in mano
pistacchio e cioccolata lui
fragola e malaga io.
I suoi occhi ringraziarono
a sei anni la felicità costava poco;
un gelato e una mano più grande
capace di riscaldare la sua.


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Che Cosa significa essere bambini.
Correre, saltare.
cadere nel giardino e farsi male ai ginocchi?
strappare di nascosto due fiorellini per portarli
alla mamma come fossero due diamanti?
Dare una bella spinta a quell'antipatico
che ti butta a tradimento la terra negli occhi?
Andare a scuola con i compiti da fare perché il pomeriggio
è stato corto per giocare e studiare?




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IO (bambino) EMARGINATO
Anch'io
Anch'io voglio provare la gioia
di stare con tanti amici.
Anch'io voglio provare a correre
sui giardini fioriti.
Anch'io voglio provare a raccontare
quello che c' è dentro di me.


IL MALE FA TANTO RUMORE
IL BENE E' SILENZIOSO.
Domenica, ho regalato una caramella ad una mia compagna,
Lei mi ha ringraziato.
Lunedì ho aiutato un cieco ad attraversare la strada.
Lui mi ha sorriso.
Martedì ho comprato dei fiori alla mamma.
Lei mi ha detto che ho avuto un pensiero gentile.
Mercoledì sono stato bravo a scuola
La maestra mi ha elogiato
Giovedì, ho guardato il mio fratellino
Lui, ha avuto un compagno,
Venerdì, ho sorriso al babbo e gli ho comprato il giornale.
Lui, mi ha abbracciato
Sabato ho sentito sparare Poi gridare,
poi la sirena della polizia e la sirena dell' autoambulanza
qualcuno gridava,




FATTO CON LUI COSI' DIVERSO
Due esseri, due corpi, due anìme,
nacque lui
Non era, ne' te, ne' me
eppure era nato da noi.
Non camminava, non parlava
gesticolava, piangeva, gridava. si stiracchiava
Io guardavo in silenzio,
era come una botticella piccola, ma capace.
Quante sofferenze, quante gioie
quanto odio, quanto amore
avrebbe raccolto ora non potevamo saperlo
dovevano solo aspettare.


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TUTTI NOI
Essere bambino è la tua capacità
di sentire una sinfonia anche dove c'è solo rumore
E' la tua commozione di fronte
ad un fiore che sboccia.
E' la tua capacità di respirare
profumi di pesco.
E' la tua voglia di conoscere sempre oltre
quel muro perché anche tu hai bisogno
di trovare il paese delle meraviglie di Alice.



ANGELO BIONDO
Dipingo fra le dita
le chiome più bionde
l'azzurro di una maglietta
più chiara
i suoi occhi di festa
D'estate si sa
che gli angeli biondi
scendono sempre
a giocare coi bimbi.

Sulle mura a Grosseto. Luglio 1993
Rimasi colpita da alcuni bambini che giocavano sulle mura a Grosseto e così scrissi questa “cosa”.


Carmelina Rotundo ***