Diario delle mie vacanze in Portogallo
Su "LINDAS CARAVELAS" |
Spiegar bianche vele al vento, vivendo d'azzurri nel sole, con le nuvole, la luna, le stelle desiderando un approdo. Navigar in superficie la cultura di questo paese della grande Europa Unita immergersi nella loro lingua per ascoltare l’effetto del gioco di consonanti e vocali sempre le stesse che però van combinandosi in mille altri suoni ; “ O b r i g a d o “ “ O b r i g a d a “ Ritornare con in mente e nel cuore immagini, suoni, colori, sapori, odori, profumi … ricordi (quelli che ad una certa età cominciano a far male ) ”buttarli“ su un foglio perché il vento li porti di nuovo a te. Incredibile, Maravilhoso, Muito belo, Muito bonito, ... Pompose campagne ricche d’estate di piante di granoturco verdissime, di vigneti dai rigogliosi pampini, di grandi zucche, estese foreste; non è difficile incrociare trattori, macchine agricole vedere contadini lavorare la tua fertile e generosa terra. Portugal! A Fradelos, la luminosa casa amarela di Cidàlia che vive tra foreste e vigneti. Città che “navigano” queste del Portogallo essendo ubicate come sono tra fiume ed Oceano… Resti superbi di acquedotti romani a Vila do Conde. Sognare i tuoi bianchi e azzurri azulejos, ma anche giallo acceso, attraverso cui voi portoghesi narrate storie quotidiane e imprese “ azulejos “a colorare, a rendere uniche, preziose come gioielli, belle da impazzire le vostre dimore. Sedersi con Cidàlia, Antonella, Sara, Nadia in riva al rio Ave per ascoltare quello che dicono gli uomini al cantiere, mentre van costruendo lindas caravelas, destinate alla scoperta e conversare con le donne di Vila de Conde che intrecciano merletti: merletti per centrini. camicette, vesti, abiti da sposa. Visitare rimanendone affascinata il Museu das Rendas de Bilros nella Rua de S. Bento 70 Amori che durano una vita, amori che bruciano al tramonto Musica Fado Chitarra Conoscere i tuoi scrittori: José Régio a cui è stata intitolata nell’Aprile 2001 la straordinaria eccellentissima Biblioteca Municipal di Vila do Conde luogo da noi prediletto per la sua funzionalità attualmente diretta dalla D.ssa Marta Miranda. Musica del Portogallo ! Ho cominciato qui a conoscerti e a vedere films in lingua originale inglese con sottotitoli in portoghese Di notte, arrivare al forte de S. Joao Baptista in riva all’Oceano Atlantico dalle grandi onde … immensità, paura desiderio di bagnarmi in te… perché il tuo profumo resti sulla mia pelle, tra i miei capelli per la incantevole spiaggia a Pòvoa de Varzim, di notte, di giorno. Proviamo un pranzo tipico: Conoscere e godere a Entre dos rios della compagnia della famiglia Lopez: Emilia scultrice di delicatezza non comune, George, Rachele, Vania, gustare i tramezzini “Romeo e Giulietta!, conoscere Mirò. Navigar su un “rabelos” (imbarcazione a vela tra la barca fenicia e il giunco cinese) alla scoperta di Porto, passando sotto i maestosi ponti per approdare alle “caves” musei a Vila Nova de Gaia: da Sandeman a Càlem a Graham’ s, a Offley. Tra un calice e l’altro brindare con il Ruby, il Tawny, il White, il mitico Vintage Porto, venendo a conoscere la storia di commercianti inglesi che ebbero l’idea di mescolare al mosto acquavite a 75° ; alzare il calice per vedere riflesso lo spettacolo delle gradinate di vigneti tra il corso del Douro e le colline che amorevolmente proteggono queste culture dal vento. Vento di sera che porta per le ruas e le avenidas quell’indefinibile presenza dell’Oceano. Anche senza vederlo con gli occhi, l’avverto ogni dove, ogni tempo, desiderio di te. Alzarmi di buon’ora la mattina a Porto con paio di vecchie scarpe ai piedi per andare dal lustrascarpe il più bravo della città “ scatolette di lucido e creme rotonde, spazzole grandi, movimenti ritmici” e con le scarpe morbide e “nuove” andare al mercato do Bolhao; immergermi tra quei fiori, ancora fiori per farmeli regalare da te, quel mazzetto di calle azzurre. Dimenticare tutto tra colori, voci, odori del pesce, ancora pesce, borsette di vimini, dall’alto fra le grandi verdure vederli tutti i giuochi delle tue coperture grigie a pergolato “mercado”. Andare a prendere un caffè al Majestic superbo, ricco di lampadari e specchi ed un gelato Olà dall’omino del carretto per la strada. Comprare mille “ Galo de Barcelos” da Pascal vicino alla stazione de convoio di S. Bento che tanto mi piace per i suoi azul e bianchi azulejos e “ darti un bacio perché sulle mie labbra rimanga un azzurro di te” Arrivare sulle rive del fiume Tejo a Lisbona e ballare tutta la notte sulle tue pompose piazze, illuminate a scacchiera: Praca do Commercio con il re D. Josè I° nel centro; Praca da Figueira con il mercato “Rocha” e i suoi cento negozi tra cui FIRENZE, Rossio detta anche Praca don Pedro IV° primo imperatore del Brasile, “Cafè Nicola” luogo d’incontro di scrittori. Con l’Elevador de Santa Justa arrivare in alto per godere del caldo colore dei coppi dei tuoi tetti, Lisboa, poi salire al Castello San Jorge che sorge su una delle sette colline che ti fanno da corona per guardarti ancora tutta antica e moderna coi i tuoi ponti Salazar, Vasco de Gama. Andare con Zina, Antonella, Giulio, Gigi, Sara, Nadia, Alcantara Docas per vivere il più bel tramonto: giallo puro viola sempre più scuro intorno ad uno squarcio celeste di cielo. Monastero dos Jerònimos, Padrao dos Descobrimentos Centro culturale di Belèm. Torre di BelémAmmirare gli eroi del Portogallo: Sant’Antonio (da Padova) Vasco de Gama, Camoes, Salazar, Pessoa, il più tradotto fra gli scrittori portoghesi, il Marquès de Pombal, il primo ministro del re D. Josè I°che tanta parte ebbe nella ricostruzione di Lisbona colpita nel 1755 da un devastante terremoto. Rimanere coinvolte dall’operato di architetti contemporanei che si sono sbizzarriti nelle costruzioni più futuristiche al Parque das Nacoes, sede dell’EXPO 1998, ( Pavilhao Atlantico). Passeggiare sulle strade della città, dove allo stesso livello transitano auto, tram e treni Cabine rosse e bianche dei telefoni, cassette postali rosse simili a quelle inglesi. Cafè eleganti, il Brasileira, luogo prediletto dai letterati, dove all’esterno sembra invitare a sedersi su una sedia accanto la statua di Pessoa stesso in bronzo... Metro quattro linee colorate, linha Gaivota (blù) linha Girasol( gialla) linha Caravela (verde) linha Oriente (rossa). Ammirare gioielli di bellezza come Guimaraes, Sintra, le spiagge di Cascais, Estoril … Desidero gustarla con te la Pastéi de Belèm con sopra un velo di cannella …spezie ….cannella. …Voglio ora attraversare l’Atlantico sfogliando fior- fiore, la rotonda corolla degli Agapanthos “ azulejos”, che questi fogli bianchi …diventino vele. Tua C a r m e l i n Promemoria per Carmelina, Sul Portogallo.Usi e costumi.La “scampanata” che si scatena quando si isposano due vedovi. Avviene anche in Italia col nome di “scampanacciata”o “tempellata. Forse avviene anche altrove. L’ aggettivo “ portoghese” ha da noi curiosi significati. Occorre accennarvi con discrezione per non offendere quegli abitanti. Sul Portogallo come su altri paesi si può rammentare un “trino” Portos (vino), caravelle e “bacalhau”. Interessa una spiegazione sulla sua cottura in cucina. Su Lisbona.E’ molto importante citare il disastroso terremoto del 1755, in cui perirono decine di, migliaia di abitanti nonché importanti monumenti ( tre sono superstiti come la torre di Belém ?) solo in parte ricostruiti. Questo terremoto ha dato origine ad un poemetto filosofico di Voltaire dal titolo “ Disastro di Lisbona “.A LISBOA con cuore La nostra residential Pensao Coimbra e Madrid, è nel cuore della città tra la “praca”da Figueira e Rossio ( chiamata anche Piazza don Pedro IV, il re del Portogallo che nel 1822 concesse l’indipendenza al Brasile). Un negozio di abbigliamento, alla moda porta il nome FIRENZE e fa piacere vederlo, è un po’ ritrovare un pezzetto della nostra città e non manca la tentazione di entrarvi. In piazza Rossio eleganti bar, uno che si chiama “Venezia”, ristoranti Mc. Donald’s . Il nostro gruppo che si è ampliato di due valide unità, Gigi e Giulio, circonda più volte tutta questa movimentata piazza nel disperato tentativo di salire “in volo” su quelli ormai “ famosi ” autobus che si trovano in tante città d’Europa a due piani per un giro turistico. Dal BAIRRO ALTO un panorama mozzafiato “ Lisbona ai nostri piedi”. Padrao dos Descobrimentos è tra i monumenti di Lisbona quello che mi attrae di più: alto, bianco, i corpi degli uomini che sono tutt’uno con la “ Caravela” protesi verso l’azzurro, il principe Enrico il navigatore ne è il personaggio centrale.fondatore della scuola di Sagres che nei secoli XV e XVI dette l’avvio alle glorie marittime del Portogallo. Il sole ci bacia con i suoi raggi. Il cielo azzurro sereno sopra di noi, tutto è armonia. Seduta nel parco di fronte all’ impavida Torre troviamo che oltre alle automobili ( carros) passano sul livello della strada i treni; è la prima volta che vedo circolare due mezzi di trasporto così diversi. Monastero dos Jerònimos, magnifica costruzione iniziata nel 1502 nello stile Manuelino, pieno di charm così ricco di elementi nautici di nodi di creature del mare, di fiori .. racconti di esploratori che ritornati in Portogallo narravano di “altre” cose viste: la leggenda del leone a cui San Girolamo aveva tolto la spina dalla zampa, divenuto suo fedele amico …il chiostro a più livelli è di bellezza e purezza indescrivibile a parole. Nel soffitto tornano le “volte a stella “ quanto mi piacciono! La guida veramente simpatica, adorabile, parla in portoghese agli spagnoli ed in italiano a noi. Terminiamo la visita nel coro alto dove sono dipinti i discepoli… si parla di influsso da Michelangelo. Tra le tante cose non viste a Nadia rimane il desiderio di visitare il museo delle carrozze. Glossario (dal vocabolario TRECCANI). (*) FADOS um pouco de vento um pouco de porto um pouco de bacalhau um pouco de verde a cima de todo o Oceano faz Portugal. DE..SI..DE .. RIO DITE . Il primo contatto con questo per me “nuovo” paese europeo è, appena decollata dall’aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna ( dove abbiamo mododi riapprezzare la gentilezza e la simpatia degli abitanti della regione Emilia Romagna) conoscendo in volo la parola che in percentuale ascolterò di più in Portogallo: “ obrigado ,,, “ obrigada “ Celeste cielo d’Italia, di Francia, di Spagna, serenissimo, … volare staccandomi da terra … essere tra le impalpabilmente bianche nuvole, lasciando tutta la zavorra a terra ..respirare l’azzurro.forse dimenticare... Dopo l’atterraggio del volo Portugalia Air Line all’aeroporto Francisco Sà Carneiro della città di Porto, l’accoglienza è delle migliori; incontriamo Antonella ( da Venezia atterrata il giorno prima) poi subito dopo Cidàlia Ramos, due care amiche che avevo avuto modo di conoscere ed apprezzare per il loro carattere a Cambridge durante un corso di aggiornamento sulla “ormai nota “lingua da noi insegnata: l’inglese. “Altri ”paesaggi durante il percorso nella macchina pilotata alla grande da Cidàlia. Ci abbracciano verdi, molti verdi; foreste, “pompose” campagne coltivate a rigogliose distese di granoturco, vigne a mo’ di pergolati dai grandiosi pampini; mi piace tutto: l’aria, la strada, le abitazioni i paesi che attraversiamo il ritmo delle nostre conversazioni. L’ arrivo, a casa di Cidàlia, all’inizio di Fradelos è salutato da noi tutte con gioia: è amplissima e luminosissima questa gialla (amarela) abitazione che vive tra la foresta e la vigna, tra un campo di giochi per bimbi ed una serie di altre casette gialle uguali disposte a fila le una di fronte alle altre. Scopriamo anche che la dimora di Cidàlia è ancora “incartata”: Lei l’ha acquistata da poco e ogni cosa è ancora linda funzionale, luminosissima …per ventura a me ad Antonella, a Sara e Nadia, le bambine, toccano le due camere con terrazza nella foresta. Cidàlia, che ci fa gustare il primo di una lunga e felice serie di piatti prelibati al “bacalhau “ con squisite patate le più buone d’Europa.... ed è la sera che Cidàlia ci regala il colorato gallo di Barcelos in ceramica raccontandocene la storia. Una volta a Barcelos, piccola città del Nord del Portogallo, un uomo fu condannato alla forca. Convinto della sua innocenza, per provarla implorò alla Madonna di compiere un miracolo. Nel suo ultimo desiderio chiese di essere portato alla casa del giudice. Questo lo ricevette nella sala da pranzo; il condannato in un subitaneo impulso di fede e vedendo un gallo arrostito sulla tavola del giudice affermò che il gallo si sarebbe alzato e avrebbe cantato come prova della sua innocenza: Immediatamente il gallo si alzò e cominciò fortemente a cantare. Questa la leggenda che viene tramandata di generazione in generazione e il tipico Galo de Barcelos è diventato un simbolo di fede, giustizia e buona fortuna. Vila do Conde. Cidalia ci spiega che vila in portoghese significa “città”; rua sono le strade piccole; le più ampie estrada avenida. I saluti bom dia, boa tarde, boa noite, Adeus atè logo ( arrivederci) Boas festas de Natal. Boas entrada do Ano Novo. Mi affascina questa lingua: è colorata come sono le lingue neolatine. Vila do Conde a diciotto chilometri da Fradelos mi piace da impazzire. Incorniciata com’è dai resti maestosi dell’antico acquedotto romano che da Est ad Ovest attraversa tutta questa “vila” de Portugual “monumental”ricca di “charm”. Il Monastero di Santa Clara si libra quasi in volo nel cielo, tanto è alto ed lì che si conservano i resti do Infante Alfonso Sanches e sua mulher D.a Teresa Martins, due delle più belle opere di scultura funeraria nello stile manuelino. Ci fa da guida il gentilissimo sagrestano che ci mostra anche l’organo, le grate che dividono gli spazi della clausura la sacrestia con opere sacre dove spicca un ritratto di don Bosco, gli occhi, il naso, la bocca si scopre da vicino che sono realizzati con fiori e farfalle. Scoprirò che gli elementi della natura, di ogni specie della flora e della fauna, sono dentro l’architettura portoghese. Prima di uscire è il sagrestano a regalare la più bella rosa bianca, delle grandi composizioni che abbelliscono il santuario, alla piccola del gruppo, la Nadia, la quale ha dieci anni. Dall’alto un paesaggio mozzafiato. Vila do Conde che si allarga sulla foce del fiume Ave per poi concedersi all’oceano per diciotto chilometri di spiaggia. Al ritorno a casa di Cidàlia, la piacevolissima conoscenza con Carolina, insegnante di inglese; lei figlia di padre portoghese e madre austriaca ci parla dell’isola di Madera dove ha insegnato quattro anni, del suo struggente desiderio di approdarvi sempre per il calore di quella gente. 2° azulejos dedicato all’Oceano Bagnarmi in te completamente perché il tuo profumo sia sulla La passeggiata ci permette di conoscere meglio questa cittadina ancora a misura di uomo con ruas strette su cui occhieggiano finestre di numerose abitazioni decorate con “azulejos”. Nel salone dell’entrata c’è una bella esposizione della pittrice portoghese ALBERTINA BIZARRO. Dopo l’avvento della Repubblica nel 1910 e del regime di Salazar, durato circa 40 anni, Simpaticissima ed affascinante la scoperta del MUSEU DAS RENDAS de bilros nella rua de S. Bento che ci permette di conoscere ed apprezzare la storia antichissima e quella più recente del merletto attraverso ogni tipo di decorazione usata per tappeti centrini, capi di abbigliamentoa quelli folkloristici a camicette da sogno agli abiti da sposa. Nell’ ”Oficina” donne intente a lavorare con mille e più fili, a intrecciare ...al piano superiore esiste anche la scuola di merletto che funziona tutto l’anno e che conta 48 allieve, anche di 4 – 6 anni, così che quella antica e nobile arte non venga dimenticata e passi dalla esperienza di mani adulte a quelle ancora inesperte, ma promettenti verso il futuro, di giovani. “ Conhecer o passado, preparar o futuro” Mi affascina entrare in questo mondo delicatissimo, conoscerne gli utensilios usados pelas Rendilheiras, Almofada, Bilro Cavalete, Pique, Alfinete Agulha de arrastar i Pontos usados; dois pontes base: a “volta” o “ Meio ponto” a partir da qui è possivel formar novos pontos:os “sapinhos” o”crivo” os salientes ou a “ serrilha” Vengono proiettate per noi le diapositive che vediamo con gli speciali occhiali attraverso cui appaiono tridimensionali le bellezze di Vila do Conde. Ritorniamo tutte e cinque, Cidàlia, Antonella, io con Sara e Nadia nella Rua Antonio Josè Sousa Pereira perché, oggi c’è la possibilità d’incontrare la direttrice di questa straordinaria Biblioteca Municipal la D, Marta Miranda, tornata dalle ferie …, ma il gentilissimo bibliotecario informa che oggi non verrà. Di sera, la visita alla 25.a Feira nacional artesanato Vila do Conde “um pais que perde a Sua memoria, perde a sua alma” toccando il forte de S. Joao Baptista, costruzione militare del secolo XVII è cosi ricco di ” charm ” affacciato com’è sull’Oceano a quest’ora deserto con gli ombrelloni chiusi. La passeggiata di notte ci rivela la bellezza di Vila do Conde tutta illuminata, la Cattedrale aperta, le abitazioni che si vanno addormentando lente sulle acque dell’Ave. Sull’Oceano il vento solo padrone delle acque e della sabbia si diverte a muoverle per raccontare. Pòvoa de Varzim Risaliamo il maestoso fiume Douro attraversando autostrade e paesaggi verdi sino ad Entre os rios, Marco de Canaveses. Magrelos Laparico. Per conoscere questa eccezionale amica di Cidalia Emilia Lopez e tutta la sua famiglia, il marito, due figlie veramente carine ( il figlio è partito per la Spagna) loro stanno trascorrendo alcuni giorni in questo luogo tra i monti, sospeso tra il fiume e il cielo nella foresta. Sara e Nadia entusiaste della piscina e naturalmente di Vania e Rachele, le due splendide figlie di Emilia. Una puntatina a Marco de Canaveses ci permette di scoprire, solo purtroppo dall’esterno la chiesa, ardita costruzione all’avanguardia bianca geometrica e le statue dedicate ai vigili del fuoco al lavoro realizzate da Emilia mi piacciono molto rivelano forza e delicatezza, capacità compositiva e tecnica. Ritornate ci inoltriamo nella foresta raccogliendo “Agapanthos” (belli questi fiori dallo stelo alto e diritto che portano in cima nuvole di petali, se avessi potuto inventare dei fiori, così li avrei inventati) parlando dei nostri figli, e il desco ci riunisce di nuovo: Cidàlia, Antonella, la famiglia inglese ospite di Emilia e Sara e Nadia. Il tempo non esiste, il tempo siamo noi, tanto l’armonia della conversazione a casa sua…. Guimaraes “azulejo di bellezza”, che splendido e suggestivo paese tutto qua è favola! Due giorni a Porto Ruby Porto,Tawny Porto, White Porto, Vintage Porto. La storia del vino in Portogallo che conosco per un incontro con L’Inghilterra che trovando molto costoso provvedersi di vino dalla Francia decisero di spostarsi verso, il Portogallo, ma dato che, durante il viaggio in mare il vino si alterava, dal secolo XVIII certi negozianti inglesi ebbero, l’idea di mescolare il vino della regione del Douro con acquavite a 75 gradi. Nella zona Nord-Ovest del Portogallo regione del rinfrescante “Vino verde”, i vitigni sono coltivati non solo con il metodo tradizionale “ Enforcado” (arrampicandosi sugli alberi) ma anche in filari e pergolati. Ad Est il rio Douro, assieme della stessa regione che attraversa e segna le montagne del Nord, dove per secoli si sono piantati i vigneti a terrazzo, formando una immensa scalinata naturale. La regione del Douro è famosa per la produzione del vino di Porto, un vino dotato di intenso sapore quando è giovane e che si rende soave e vellutato con l’età il celebre “Vintage”! Proviene anch’esso dalle coltivazioni a terrazzo della regione del Douro, portos (vini ) rossi e bianchi. L’assaggio e l’ acquisto di “porto” è inevitabile. Ivone ci spiega che Calem in greco vuol dire bello e ha dato il nome a Portogallo. Qui potrei ubriacarmi ! La seconda giornata a Porto, donne per la strada che vendono “grembiulini”, alla scoperta del Mercado da Bolhao; fiori, fiori, pinte di ogni colore, io compro le calle azzurre, i miei fiori preferiti, borsette di paglia,vestiti, pesce, emozioni, profumi, odori, gioia per gli occhi; mi piace camminarci dentro tra esseri colorati di profumi, profumati profumati di colori: al piano superiore sulla scalinata, dominata dall’azulejo con il vino Porto. “Gigantesca” la verdura, i frutti venduti. Ci sediamo al tavolino per godere, all’alto delle coperture a pergola di ferro, del mercado delle voci, del calore di quel luogo, poi per le strade eleganti una puntatina al Cafè Majestic. La cattedrale il chiostro dall’alto paesaggi della città. Poi il trenino OFFLEY ci riporta per la città al Belvedere, alle caves per assaggiare il Porto , questa volta la guida è un attore; tanta la sua simpatia vicino alla stazione ferroviaria degli azulejos. Nella rua Mouzinho da Silveria, il negozio Pascal che prendiamo d’assalto per il suoi asciughini, i suoi grembiulini e la tovaglietta bianca su cui è ricamato il “gallo di Barcelos”… e a Nadia la fanciulla giapponese che celebra il suo compleanno regala una rosa rossa. Nadia si sa in Portogallo è usa a ricevere omaggio di fiori Per qualcosa che la mente non può spiegare e solo il cuore sa. Azulejo di merletto per rivederlo tutto il museo de Rendas de bilros a Vila de Conde e imparare qui quell’antica e nobile arte par fare il più bel vestito da sposa che si è mai visto. Azulejo azzurro per narrare dei tuoi colori: ” azul claro” nella luce del sole, azul escuro ”con la falce della luna, dell’ immenso oceano, profondo onda dopo onda che ha portato su “ lindas caravelas” il tuo popolo oltre, oltre gli orizzonti, per merito di Vasco de Gama; dei tuoi rios Ave, Douro, Tejo, navigi da “rabelos” carichi di vino, carichi di spezie, ho allora desiderato di bagnarmi in te, perché i tuoi azzurri restino sulla mia pelle, tra i miei capelli. Azulejos del “Verde” del “Porto” per narrare dei tuoi vigneti delle rigogliose terrazze di pampini tra il Douro e i monti, immaginando il magico momento in cui il mosto – per causa di quella storia con commento con gli inglesi si unisce all’acquavite. Azulejo verde, azul rosso, amarelo, perché ho voglia diandare con te al Marcado do Bolhao dei fiori, del pesce “raccogliendo” i mazzetti di piccole calle azzurre per passare la notte al Bairro Alto di Lisboa nei tuoi ristoranti, nei tuoi bar, ascoltando il FADO Azulejo di “pietre” par raccontare dei tuoi castelli, della magia di Guimaraes e di Sintra, paesaggi oltre la nebbia.torre di Belèm, Monastero dos Jerònimos, desiderando passare sui tuoi ponti con il corpo nel vento stringendo la tua mano senza sapere perché da Cais de Ribeira Vila nova de Gaia sul Douro, sulla riva sinistra dell’Ave dove costruivano le “caravellas”sul ponte Vasco de Gama sul ponte Salazar oggi denominata 25 Aprile Azulejo de architettura per raccontare delle bellezze del tuo stile manuelino così ricco di elementi di ogni parte del globo terrestre e dal mare mentre gli esploratori ritornando raccontavano di “altre cose viste”… dei tuoi pilastri che si aprono a stella su volte. Azulejo di sapore Azulejos per la piazza, per le strade percorse da automobili e treni tram, con le tue cabine bianche e rosse dal telefono le tue cassette postali simili a quelle inglesi per il tuo metropolitano toccarle tutte le tue 4 linee: nemmeno l ‘Oceano potrà cancellare un solo attimo vissuto con te perché io ora so il segreto de pasteis de Belèm un velo di cannella, un velo di spezie per partire ancora alla scoperta di te. Siamo approdate in Portogallo perché lì c’erano le amiche Cidàlia, Zina, Emilia. Obrigada
tua Ca r m e l i n a |