Carmelina Rotundo - Viaggi in Europa e Poesie: Poesie d'amore
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AMORE

di Carmelina Rotundo



Un attimo vissuto senza sapere quanti anni fa lo scrissi

AMORE
A quelli che credono
che stare insieme vuol dire
tentare di costruire di completarsi
Amare
Due scatole chiuse
e in ognuna un'anima da
capire
un corpo da
conoscere.
Si ascoltarono,
prima i
nostri respiri
poi, piano, piano le
mani sui nostri corpi,
l'estasi di momenti felici.
Intanto maturava già il tempo
per raccogliere i frutti
dalle nostre anime; per capire
come eravamo fatti;
per scoprire come era facile e
nello stesso tempo difficile stare insieme
e aprire con la giusta
forza e delicatezza
queste due scatole chiuse.

Mare
Mari che non hanno profondità.
Cieli che non hanno fine.
Colori accesi.
Rondini nere contro nuvole bianche.
Sorrisi di bimbi grandi come fiori
e rossi come labbra,
Un girasole si sta girando.
Forte è il calore del sole
La sabbia brucia sotto i piedi.
Sta nascendo un amore.
Voglia di accarezzarti
Tu sei la barca
su cui vado tranquilla.
Tu sei l'isola
su cui riposo serena.
Tu sei respiro
per la mia anima perché
i nostri corpi insieme hanno
battito regolare.

Capire.
Capire che oltre il cielo
ci sono io, ci sei tu
Essere capaci di dimenticare
una nuvola.
Essere sicuri che il sole
è sempre lì,
pronto ad illuminarci
e perdersi
con la coscienza di
ritrovarsi in un mare senza confini.

Amare tanto quanto il mare
Presi una barca e decisi di
mettermi in mare.
Partìi un giorno preciso
senza decidere la data in cui
mi sarei fermato.
Non c'erano in vista tempeste,
il mare era calmo
il mio corpo e la mia mente decisi.
Remo dopo remo solcai
un mare dopo l'altro.
Il mare mi accompagnava
il vento mi accarezzava
le mie braccia erano forti.
Scese la notte e la luna non apparve,
aveva lasciato il suo posto a migliaia di stelle.
Remai ancora, pensai ed amai;
com' era grande il mare.

Un attimo. Due esseri si donano.
Chiederti una cosa
ed avere la gioia di
riceverla
la serenità di dirti grazie.
Risponderti sì
ed avere la gioia di
donare,
la serenità di regalarti
qualcosa di me.

Vorrei..
Vorrei farti felice per essere felice
vorrei toccarti per essere toccata
vorrei urlare per essere ascoltata
vorrei baciarti per essere baciata
vorrei capirti per essere capita
vorrei prendere la tua mano per essere presa per mano
vorrei sognarti per essere sognata
vorrei spogliarti per essere spogliata
vorrei ricevere per poter dare.

Quest'Agosto che mi hai regalato
Correre su una spiaggia di sassi duri.
Vedo dispersi cespugli aridi di anime morte,
intorno ai corpi corone di spine.
Troppa acqua torbida e l'impossibilità di bere
fa aumentare la sete.
Il corpo si distrugge.
Nel deserto rimane il pensiero
solo, nudo
a ricordare momenti felici
a fingere di saper ancora sperare

Farfalla, rondine, fiore.
Credere di essere diventata farfalla
e dover accorgersi di non avere le ali:
la farfalla è morta,
Credere di essere diventata rondine
e dover accorgersi che la primavera non è ancora arrivata;
la rondine è morta.
Credere di essere diventata fiore
e dover accorgersi che non c'è profumo;
il fiore si è seccato.

Fine.
Pentola vuota
piatti pieni di pasta
forchette e coltelli già sporchi.
Nessuno ha fame
Nessuno vuol sparecchiare.
E' già tutto finito
prima di iniziare.

Non chiedere di più
Quando un desiderio muore
non deve lasciar cenere
la pietà non esiste
la verità, sola è richiesta.
Io credo, devo credere ancora
che esiste qualcosa di più;
che un essere umano non muore
che al di là del muro c'è un albero,
un fiore, un sorriso e
che ho ancora la possibilità di dire;
“ Grazie, mio Dio, la vita è una cosa meravigliosa”

Ho
Ho creduto, ho lottato
Ho sofferto, ho provato gioia.
Ho odiato, ho amato
ho pianto, ho sorriso,
ho guardato il cielo azzurro,
il mare profondo
un giardino pieno di fiori;
ho tentato di capire
che cosa vuol dire stare vicino ad un essere umano
e sono ritornata, sola, per la mia strada
con una spina e un ricordo in più.

Che cosa vuol dire amare?
Raccogliere insieme un fiore ed avere la forza di
aspirarne il profumo fino in fondo?
Rivolgere insieme lo sguardo in alto e a
contare milioni di stelle?
Bagnarsi insieme nelle acque di un mare limpido e
asciugarsi sdraiati sulla sabbia?
Unire insieme le mani per
scalare le montagne più alte senza stancarsi?
Essere capaci di ritrovarsi ogni giorno insieme?
Con un bacio ed una carezza in più?

Si odiano aride steppe
Deserti sconfinati
il sole batte, sempre più forte
la luna è scomparsa
e la notte è buia
gli uomini si odiano.

Castelli di sabbia
Mi avevano insegnato a fare
castelli di sabbia,
ma nessuno mi aveva avvertito che
potevano facilmente essere distrutti.
La prima voltai che furono demoliti
piansi.
Ben presto, però
capii che piangere non serviva:
bastava solo raccogliere sabbia
per costruire altri castelli.

La speranza.
Quanti rami già secchi
troppi fiori uccisi dal gelo
molte vite scomparse prima di
arrivare a conoscere che cosa
vuol dire luce.
Tutti uguali per morire
la speranza è una sola, cerchiamo
di farla germogliare anche domani.

Dodici valigie.
Una vecchia signora è ferma alla stazione
e ha con sé dodici valigie
tutte vuote;
gli indumenti i gioielli li ha già
messi tutti addosso.
Aspetta con pazienza
l'arrivo del treno che non ritarda mai,
Anche per lei la vita è stata lunga,

Strappato.
Il giornale di ieri è
strappato.
Il più piccolo pezzo assomiglia a un
coriandolo.
Nessuno è più in grado di leggere
che cosa c'era scritto.
Che importanza può avere
oggi,
quel giornale era già vecchio.

Se vuoi.
Se vuoi ancora continuare a vivere
raccogli con tutte le forme
ogni tuo membro.
Non curarti delle poche ferite,
vai sempre avanti con la speranza di
vivere poco per non soffrire troppo

Un uomo.
Un cervello, un'anima un essere umano.
Con il cervello pensi
con l'anima rifletti
come essere umano provi pietà.
Quella pietà che qualche volta t'impedisce di
essere tu una bestia e di trattare
gli altri come animali e basta.

Sincerità.
Una bambina con la sincerità trasparente
simile ad ali di farfalla.
Passò un urgano e distrusse quelle ali leggiadre,
la farfalla ferita si guardò intorno,
capì subito che non avrebbe più
potuto volare.
Piano piano con le forze
rimaste si portò sulla corolla di un
girasole.
Il profumo le diede sollievo
il sole la riscaldò.
Quant'amore ritrovato
quanta gioia nel suo ricordo
non era più una bambina
ora, solo ora era veramente
una donna.

Avere il coraggio.
Quanti fiori dispersi
lucciole spente,
troppi ciechi per vedere cieli stellati,
per capire che solo l'acqua può togliere la sete,
per amare le cose più semplici
e per avere il coraggio di dire sempre la verità.

Ignoranza.
Terremoto di tenebre,
nemmeno una luce si vede
tutto è silenzio.
Inoperoso e insofferente siede,
non riesce nemmeno a pensare di migliorare se stesso
a costruire qualcosa in cui credere e
gli basta il grugnito di un maiale per
sentirsi felice.
Le sue aspirazioni: fieno e biada.
Non gettate le perle davanti ai porci.

La fuga.(*)
Il treno è una fuga
corriamo
tutti insieme dobbiamo salirci.
La gioia non aspetta nessuno
ed è troppo veloce a passare.

A mia madre.
Una maglietta sporca
mia madre non vuole più lavarla,
è stanca anche lei di dare.
Io la capisco e vorrei farla sorridere ancora,
ma non sono altro che
un'orma di essere umano
che non riesce a donare nemmeno
a chi ha dato.
Perdonami.

Spegni la candelina.
Il tuo compleanno
la fine di migliaia di giorni,
l'inizio di un nuovo racconto.
Domani continuerà uguale a ieri a tutti
i giorni passati?

L'amore esiste.
L'amore esiste solo nell'anima dei semplici
di chi sa stringere la mano senza
chiedere di più.
Di chi sa dare e sa ricevere
senza chiedersi il perché.
Di chi sa capire che senza vuol dire
provare dolore.
Di chi sa cercare
e capire che basta solo la verità
per essere felici.


La felicità non è sedersi....
la felicità non è sedersi sul ghiaccio ad
aspettare la fine
La felicità è la sicurezza di
essere forti di aver buoni denti
di non essere stanchi di vita
e di voler dare qualcosa di quella strana
capacità
che ci fa essere umani.
L'eschimese
l'eschimese è un film che vidi tanti anni fa è famoso tu l'hai visto?

(* La fuga..) Questa poesia è stata scelta da Marilù e Walter della Ditta Cangi di Città di Castello (PG) che l'hanno voluta stampare per un natale su dei cartelloni 6 m X 3 m su sfondo rosso e stelle bianche; questi cartelloni davano il benvenuto a Città di Castello. La poesia è così divenuta la più grande del mondo. I Cangi hanno anche stampato dei biglietti augurali, abbinando la poesia alla Danza di Matisse.